ECM FAD Asincrona: ID 2157- 334973 Accreditato presso la Commissione Nazionale per la Formazione Continua
Attribuiti 3 Crediti Formativi
Responsabile Scientifico: Dott. Umberto Malapelle e Dott. Antonio Passaro
Professioni accreditate: Medico Chirurgo (disciplina: Oncologia, Anatomia Patologica), Biologo, Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico
Data:Online dal 26 novembre 2021 al 26 maggio 2022
Razionale:
In seguito all’introduzione delle tecnologie di biologia molecolare di nuova generazione, come il sequenziamento genico massivo e parallelo, la quantità e la tipologia di alterazioni geniche identificate a carico del DNA è sensibilmente incrementata. Questo incremento ha generato una discrepanza di informazioni tra gli studi clinici registrativi dei farmaci a bersaglio molecolare disponibili per i pazienti affetti da tumore non a piccole cellule del polmone e la pratica clinica. Diventa, quindi, di fondamentale importanza la discussione multidisciplinare dei dati ottenuti, circa le varianti geniche identificate, per attribuire il corretto valore “predittivo”, sia esso positivo o negativo, di risposta rispetto al trattamento con inibitori dell’EGFR.
Inoltre, l’interpretazione di questi risultati in associazione alla valutazione degli altri biomarcatori predittivi di risposta, come ad esempio la valutazione dell’espressione di PD-L1 nei pazienti affetti da tumore non a piccole cellule del polmone, pone un quesito clinico importante da risolvere. Ad esempio, nel caso in cui si riscontri la presenza di un’alterazione a carico di EGFR con un valore predittivo incerto, nel contesto del campione tumorale di un paziente che presenta più del 50% di espressione di PD-L1, quale percorso terapeutico è meglio scegliere per il paziente?
L’obiettivo di questa formazione è quello di analizzare le principali evidenze sia riportate in letteratura che in relazione alle esperienze dei centri coinvolti per fornire un supporto ai colleghi oncologi e anatomo patologi che ogni giorno si trovano a dover interpretare un crescente numero di alterazioni che spesso non sono state “singolarmente” considerate durante gli studi clinici registrativi, per capire dal punto di vista clinico e terapeutico cosa sia meglio fare per il paziente, con un attenzione particolare anche a quali potrebbero essere i flussi comunicazionali più efficaci.